I giovani grifoni hanno lasciato i nidi a settembre, seguiti ancora dai genitori per circa un altro mese. Il lungo e impegnativo ciclo riproduttivo lascia poco tempo agli adulti per riposare; già da novembre devono iniziare a difendere e sistemare il vecchio nido o costruirne uno nuovo, nel caso decidano di spostarsi. In dicembre-gennaio i grifoni volano con rami e fieno nel becco, destinati a risistemare la grande piattaforma del nido dove per oltre otto mesi si svolgeranno le loro principali attività. Il maltempo e la neve non li fermano, devono fare in fretta se vogliono che i giovani siano pronti al volo a fine estate; ritardare significherebbe farli volare in autunno con condizioni molto peggiori per il volo e la ricerca del cibo. Tra fine gennaio e inizio febbraio molti adulti “scompaiono”, nascosti a covare per quasi due mesi in cavità e anfratti su remote parteti rocciose. Diventano molto discreti ed elusivi. Maschio e femmina si danno il cambio una o due volte al giorno e, se non impegnati nella cova, si allontanano per rendere il sito meno manifesto a eventuali predatori (quali il corvo imperiale e soprattutto l’uomo). Trascorrono così i mesi invernali e anche dopo un paio di mesi, con la nascita dei piccoli, non si notano cambiamenti. Solamente quando i giovani hanno circa un mese di età gli adulti cominciano a diventare più attivi, alzandosi in piedi e sostando sul bordo nel nido, per poi lasciare i giovani anche da soli quando hanno circa due mesi.
La colonia di grifoni sulle Prealpi friulane presenta una evoluzione positiva ed il monitoraggio effettuato dal Direttore scientifico della Riserva Naturale del Lago di Cornino evidenzia un numero di coppie e di giovani involati in continuo aumento. Il 2016 è stato un anno da record con oltre 30 coppie che hanno iniziato a riprodursi e vari giovani involati dai nidi. Un risultato eccezionale che pone il progetto al primo posto in Italia ed ancor più sorprendente se si considerano le condizioni climatiche alpine meno favorevoli rispetto ad altre aree italiane e mediterranee. Il grifone è una specie sociale che tende a nidificare in colonie più o meno numerose in funzione della consistenza della popolazione. In Friuli le colonie più grandi hanno oltre 10 coppie, ma sono presenti anche nidi solitari relativamente separati dagli altri. L’area maggiormente interessata è la Valle del medio tagliamento e le valli laterali, con una distribuzione in aumento che include progressivamente nuovi settori montuosi. I grifoni sono molto sensibili al disturbo durante il periodo riproduttivo e gran parte delle nidificazioni fallite sono riferibili alle attività umane. Tra le cause più importanti vi sono la presenza di velivoli (inclusi parapendio, deltaplani e droni) nei pressi dei siti riproduttivi, i fotografi e i curiosi. Per fortuna in Friuli tali fattori sembrano abbastanza contenuti, anche perché nidi e colonie a rischio si sono spontaneamente spostate per scegliere aree più tranquille e difficilmente raggiungibili. I nostri monitoraggi e controlli dei nidi sono fatti da grande distanza con il cannocchiale. Per raccogliere i dati necessari per lo studio della biologia riproduttiva le osservazioni vengono fatte a chilometri di distanza e quindi senza arrecare alcun disturbo in questa delicata fase del lungo e impegnativo ciclo biologico dei grandi avvoltoi.
Testo e Foto: Fulvio Genero