Il 27 giugno 2024 è comparso sul punto di alimentazione un bellissimo capovaccaio immaturo (Neophron percnopterus).
Si tratta del più piccolo avvoltoio presente in Europa, migratore e quello a maggior rischio di estinzione e con i maggiori problemi di conservazione. In Europa è in declino e sono presenti meno di 3000 coppie, di cui oltre la metà nella Penisola Iberica. In Italia sono rimaste solamente una decina di coppie concentrate in gran parte in Sicilia.
Sono in atto numerosi progetti per salvare dall’estinzione questo prezioso rapace minacciato dal cambiamenti ambientali, scarsità di cibo, pale eoliche e linee elettriche ma anche dal bracconaggio e dall’aumento dei pericoli nelle località di svernamento in Africa. Progetti di conservazione sono in corso in quasi tutti i paesi, e individui recuperati e nati in cattività vengono liberati in Bulgaria, in Sicilia e nell’Italia peninsulare.
Le osservazioni di questa specie sono rarissime nell’arco alpino e nell’Europa centrale. Nella Riserva naturale del Lago di Cornino negli ultimi 25 anni è stato visto 23 volte, con esemplari di varie età e sempre nel periodo da maggio a luglio. Si tratta di individui che compiono erratismi e la cui provenienza solitamente non è nota; solamente nel 2013 è stato possibile ricostruire la storia di un individuo inanellato proveniente dalla Francia. La recente osservazione riveste notevole importanza anche perché il gruppo di lavoro della Riserva è riuscito a fotografare questo individuo e a leggere le sigle degli anelli, permettendo di accertare che si tratta di un soggetto proveniente dalla Spagna.
Si tratta ancora una volta di una straordinaria osservazione che testimonia l’importanza della nostra Riserva e del Progetto Grifone qui avviato, sotto la gestione dell’amministrazione comunale di Forgaria nel Friuli e della Pavees Soc. Coop., oltre che la supervisione del Direttore scientifico Fulvio Genero .
Un’area sempre più importante per la conservazione degli avvoltoi in Europa e che funge da punto di riferimento, come più volte osservato, negli spostamenti di questi uccelli tra le Alpi e i Balcani in connessione con le altre popolazioni della Penisola Iberica e della Francia.
Testo e foto di Fulvio Genero.