FAQ

E’ di seguito data risposta alle principali domande di natura tecnica solitamente formulate alla Divisione Scientifica della Riserva naturale Regionale del Lago di Cornino.

Ricordando il principio per cui non esistono domande stupide, ma è stupida l’inesistenza di domande, vi invitiamo a contattare telefonicamente, informaticamente e fisicamente gli esperti della Riserva casomai la vostra curiosità non avesse trovato risposte in questa umile rassegna di informazioni. L’invito è ancor più calorosamente riproposto casomai le Vostre domande riguardassero i casi di incontro con animali selvatici, la valutazione della difficoltà di percorrimento dei sentieri o la possibilità/non possibilità di raccolta di reperti naturali.

  1. Quanto vive un grifone? Un grifone in cattività può vivere fino a 40-60 anni mentre in natura un individuo vive in media fino a 20-30 anni.
  2. Quante uova depone un grifone? La femmina di grifone depone un solo uovo all’anno: se l’uovo viene deposto abbastanza presto (Gennaio-Febbraio) e per caso questo viene predato allora riesce a rideporne un altro se invece viene deposto tardi (Marzo) e “qualcosa va storto” allora perde l’annata.
  3. Dove nidifica il grifone? Nidifica in cavità e cenge su pareti rocciose.
  4. A che età depone il primo uovo? La maturità sessuale viene raggiunta al quarto-quinto anno di età.
  5. Che differenza c’è tra maschio e femmina di grifone? Nel grifone non c’è dimorfismo sessuale, cioè non ci sono differenze nel peso, nella dimensione, nel colore.
  6. Quanto grande è un grifone? Il grifone raggiunge un’apertura alare di circa 2,50-2,80 m e un peso che varia dai 7 ai 12 kg.
  7. Quanto tempo impiega il grifone a raggiungere le massime dimensioni? In circa 4 mesi un giovane grifone raggiunge le sue massime dimensioni ed è pronto ad involarsi.
  8. Che cosa mangia un grifone? Il grifone è un avvoltoio e pertanto si nutre di carcasse di medie e grandi dimensioni. Dato che in natura gli avvoltoi difficilmente trovano il loro nutrimento, nell’area della riserva è stata recintata una zona chiamata “carnaio” che viene costantemente rifornita durante tutto il periodo dell’anno con grandi mammiferi selvatici (come caprioli, cervi, cinghiali) investiti o morti per annegamento, suini morti in allevamento e quindi scartati per l’alimentazione umana, carcasse scartate dai macelli.
  9. Quanto mangia un grifone? Un grifone può stare per lunghi periodi senza mangiare ( 20-30 giorni) in quanto in natura è difficile riuscire a reperire una carcassa. Quando però trova la carcassa cerca di ingoiare quanta più carne possibile. Arriva ad ingoiare anche 1,8 – 2Kg di carne che viene accumulata nel gozzo, una specie di sacca posta alla base del collo.
  10. Come trova il suo cibo? Il grifone si muove in gruppo alla ricerca di cibo sfruttando soprattutto la sua acuta vista.
  11. Perché il grifone è stato reintrodotto proprio a Cornino? Il grifone era una specie nidificante fino al secolo scorso in Friuli. Dopo la sua scomparsa come specie nidificante ha comunque continuato a frequentare l’area nel periodo estivo.
  12. Quanti grifoni ci sono adesso nella zona? La colonia di Cornino conta circa 150 grifoni. Questo numero può salire fino a 250 individui nel periodo primaverile-estivo quando molti soggetti arrivano da altre colonie.
  13. Il grifone è una specie migratrice? Gli adulti sono solitamente stanziali, mentre i giovani possono compiere movimenti di varia portata.
  14. Qual è il periodo migliore per vedere i grifoni liberi? Per vedere i grifoni liberi in alimentazione è meglio visitare la riserva al mattino in quanto in questo periodo si formano le correnti d’aria che, una volta terminato il pasto, favoriscono l’involo degli esemplari. Per vedere un maggior numero di grifoni si consiglia il periodo primaverile-estivo (vedi domanda n.12).
  15. I grifoni rimangono fermi a Cornino? I grifoni della colonia di Cornino fanno riferimento alla riserva e al suo “carnaio” ma l’area che comunemente frequentano è una porzione di territorio triangolare ai cui vertici troviamo i paesi di Cornino, Venzone, Verzegnis. A volte possono compiere lunghi spostamenti.
  16. Qual è il periodo migliore per venire a visitare la riserva? La riserva è un’area dove la natura è protetta in tutti i suoi aspetti e in ogni stagione ha qualcosa da offrire (in primavera esplodono i colori, in primavera-estate si vedono tanti grifoni, in autunno la vegetazione mediterranea al limite del suo areale di diffusione offre contrasti cromatici stupendi, la quiete invernale rasserena gli animi).
  17. Qual è il punto più vicino per poter vedere e fotografare i grifoni in alimentazione? Il punto più vicino è il centro visite. Anche gli operatori della riserva eseguono il monitoraggio da lì. Se arrivate prima dell’apertura del centro visite potete vederli dall’osservatorio che si trova attraversando il ponte di legno lungo il sentiero per il lago.
  18. Il grifone può attaccare l’uomo o il mio cane? Assolutamente no: il grifone è un avvoltoio, cioè non caccia ma si nutre di animali morti pertanto la sua struttura non gli permette di sferrare un attacco. Inoltre, è una specie estremamente diffidente e timorosa: se disturbato, si invola interrompendo la delicata fase di alimentazione.
  19. A che velocità volano i grifoni? Il volo dei grifoni si definisce volo planato, sfruttano cioè le correnti d’aria. La velocità massima documentata è di 150km/h.
  20. A che quota volano i grifoni? Il grifone generalmente non vola tanto in alto, circa 100-300 m rispetto al terreno. La massima altezza registrata è comunque di circa 4000m slm, raggiunta sulle montagne del Parco Nazionale degli Alti Tauri in Austria.
  21. Il grifone è un animale solitario? No, è una specie gregaria che vive in colonie anche numerose.
  22. Ci sono altri tipi di avvoltoi nella Riserva di Cornino? Nel periodo primaverile viene a farci visita qualche esemplare di capovaccaio e di avvoltoio monaco.
  23. Perché gli animali sono “ospitati” nelle voliere? Gli animali ospitati nelle voliere sono costretti alla cattività a causa di menomazioni che impediscono loro di volare o di procurarsi il cibo oppure cercano il contatto con l’uomo in quanto lo riconoscono come sua specie (fenomeno dell’imprinting).